lunedì 29 giugno 2015

RECENSIONE "IL GIOVANE HOLDEN" DI J.D.SALINGER



                    TRAMA
Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a "exemplum vitae", e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora.
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                                                     Recensione
Ho comprato e iniziato questo libro sperando di poterlo apprezzare appieno data la sua motivata fama. Non so se ci sono riuscita, ma sicuramente mi ha fatto riflettere. Questo ragazzo, Holden, racchiude nella sua mente tutti i pensieri e le sensazioni che un adolescente può provare. Ma nessuno di noi può apprezzarlo come se l'avessimo letto cinquant'anni fa, quando il sesso, l'alcool e il fumo erano argomenti molto meno trattati di ora. Nonostante ciò, le insicurezze, la delusione verso se stesso, la voglia di dimenticare tutto, scappare e farsi una vita d'accapo sono situazioni che vagano per le nostre menti allo stesso modo da sempre. Chi non ci è ancora passato, non è coetaneo di Holden come me, ci passerà e potrà trovare in questo libro la rabbia e l'apparentemente immotivata depressione che a momenti lo avvolge. Lo stile di scrittura è molto simile al parlato dei ragazzi annoiati che non avrebbero nessuna voglia di spiccicare parola. All'inizio può stancare, ma poi ci si fa l'abitudine e via dicendo. Quando si dice "scrivi come parli?" si intende questo libro - ma ricordandosi che è stato scritto da un adulto che ha voluto rendere questo effetto immedesimandosi in un'età superata. Dietro l'apparenza di un ragazzo vuoto, presuntuoso e anche un po' inutile, un ragazzo che considera davvero troppa gente "ipocrita", che si fa espellere da tutte le scuole facendo penare i genitori e che non si preoccupa di spendere i soldi perché la sua famiglia è ricca, c'è un'anima sola e osservatrice che ci insegna ad apprezzare le piccole cose e i momenti importanti. Holden è felice quando sta con la sua sorellina Phoebe, una ragazzina molto sveglia e in gamba e, a volte, parla con suo fratello Allie, morto qualche anno prima, a cui era molto affezionato.
Il titolo originale del libro "The catcher in the rye" non rende in italiano quanto in inglese. The catcher è il titolo di un giocatore nel baseball che ha il ruolo di ricevere (ricevitore) e  rye oltre a significare il campo di segale, ricorda il "Rye whiskey", un distillato che, secondo le leggi degli Stati Uniti deve essere prodotto impiegando almeno il 51% di segale. Il suo significato può essere compreso solo se considerato il contesto dal quale è estrapolato: all'interno del romanzo si fa riferimento alla canzone di Robert Burns, Comin' Through the Rye: che vorrebbe rappresentare l'immagine di bambini che corrono attraverso un campo di segale. Essi sono inconsapevoli che alla fine del campo li aspetta un burrone - che significherebbe la presenza di una minaccia che può intaccare la loro felicità. Durante una chiacchierata con la sorellina, che gli chiede cosa vorrebbe fare da grande o cosa lo renderebbe felice, Holden risponde che vorrebbe essere colui che prende al volo i bambini prima che cadano nel burrone. Quindi, il titolo, che tradotto letteralmente in italiano non darebbe nessun effetto, in inglese è tutt'altro che insignificante, in quanto nel titolo è racchiusa la personalità di Holden, che vorrebbe essere colui che salva le persone più deboli e innocenti. All'interno del romanzo una scena che afferma le sue tenere intenzioni è quella in cui lui va a scuola a consegnare un biglietto da recapitare a Phoebe  e vede la parola 'vaffanculo' scritta sul muro. Teme che la sua sorellina e gli altri bambini finiscano per leggerla senza capire il suo significato e quindi chiedere il significato a qualche ragazzino più grande e sfacciato che glielo spiegherebbe e li priverebbe di quell'innocenza che li ha avvolti fin'ora. 
Sono felice di aver letto questo libro ed aver conosciuto il mondo del nostro Holden e consiglio di fare lo stesso specialmente a chi si trova nella fase adolescenziale perché è utile avere qualcuno che ti capisce. Anche se è un personaggio di un libro. E' sempre meglio che cavarsela da soli.

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