venerdì 3 luglio 2015

2. THE LOST COVER

 Eccoci al secondo appuntamento con la rubrica The Lost Cover. Stavolta metto a paragone le copertine scelte per il romanzo di J.D.Salinger, Il giovane Holden. Il titolo orginale è The Catcher in the Rye, letteralmente "Il prenditore nella segale" o "L'acchiappatore nella segale". 
Ho avuto un  po' di difficoltà per trovare le copertine perché ci sono davvero tante edizioni. Alla fine ne ho selezionate tre, di quelle straniere, che a quanto ho capito sono le più famose più una che non ho capito se sia inglese o americana, ma mi piace tantissimo. Se però siete curiose di vedere alcune delle altre, date un'occhiata qui.

          ORIGINALE 1951                                             ORIGINALE 1951                       
   

Queste due sono entrambe considerate su wikipedia come prima edizione del 1951, quindi non so proprio come localizzarle, fatto sta che la prima, quella con lo sfondo rosso-marrone, la trovo molto elegante. A dir la verità forse troppo per il libro. La seconda non mi piace, ma può essere che non ne ho capito il significato, continuerò a pensarci ma per ora non mi dice niente. Inoltre ho letto che l'edizione originale aveva, per scelta dell'autore, la copertina totalmente bianca. Perché? Perché Salinger era anticonformista, tanto quanto la sua scelta di proporre un libro che non si potesse giudicare dalla copertina, bensì dal suo contenuto.

                                                                          ITALIANA                                                   
 

Quando ho trovato questa copertina bianca in inglese ho pensato che potesse essere proprio quella originale, ma non ci metterei la mano sul fuoco quindi non prendetemi in parola. Rispetto molto la scelta dell'autore e sostengo il motivo per cui lo ha fatto. Nonostante sia un'amante delle copertine, non credo comunque che si debba giudicare un libro in base a queste. Perché se ci pensate è come giudicare una persona in base al suo corpo. Ed è una cosa orribile. Più che altro, girando in libreria, mi è capitato di essere attratta da alcune copertine piuttosto che da altre e a volte ne sono uscite delle belle scoperte. Ma tornando a queste due, di copertine, quella che preferisco, sinceramente, è quella italiana. I caratteri mi sembrano più adatti a uno sfondo bianco, perché in un certo senso lo riempiono in modo ordinato e pulito.

Ma come avevo detto prima, c'è n'è una che mi ha conquistata, ed è questa. Per me, rappresenta la parte più profonda del romanzo. Un'adolescente scapestrato, che considera ipocriti la maggior parte degli atteggiamenti, che si fa cacciare da tutte le scuole e via dicendo dice però che l'unica cosa che lo renderebbe davvero felice sarebbe prendere i bambini che giocano in un campo di segale prima che cadano nel burrone. 

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